28 agosto 2017

Recensione Maledetta Fantasia (Maledetta Me, Vol.1), di Spicy Pepper



Trama

Giulia è una scrittrice vittima della sua fantasia. I punti di riferimento della sua vita apparentemente comune sono: i romanzi, un vecchio scrittoio ed il suo migliore amico Luca. Una proposta allettante la spinge a trasferirsi all'estero, dove non tutto andrà esattamente come da lei previsto.

Recensione


Giulia Vinci la protagonista del libro, è una scrittrice dalla fervida immaginazione. Vive sola, immersa nelle sue storie e nel ricordo del padre e degli insegnamenti che le ha lasciato. Ha un unico grande amico, il suo ex, Luca. Quest’ultimo è suo confidente e la conforta nei momenti di bisogno. Tra i due, finito l’amore, è rimasto un ottimo rapporto di amicizia grazie al quale riescono a parlare di tutto.
Ad un tratto la sua vita viene sconvolta da una incredibile e inattesa proposta di lavoro. Un’ azienda cinematografica, la  H&H, è interessata a fare di un suo libro un film, ma per rendere ciò possibile, Giulia deve lasciare l’Italia e trascorrere del tempo in America.
Dal momento in cui la tranquilla Giulia metterà piede in America e incontrerà i vertici della H&H, la sua vita verrà letteralmente stravolta. Lei stessa si comporterà come non avrebbe mai fatto, cresciuta nel timore del severo giudizio paterno.
L’incontro con Albert e poi con Liam renderà le sue giornate in America prima affascinanti, poi imprevedibili, poi tumultuose e disordinate, infine stancanti, a dir poco angoscianti tanto da far perdere a Giulia l’interesse per il progetto cinematografico dal quale avrebbe avuto anche un consistente ritorno economico e tali da renderla disorientata e desiderosa di far ritorno a casa e alla sua tranquilla vita.
E’ tempo di bilanci per Giulia. Ha sbagliato a valutare tutto, le persone e l’esperienza e la colpa la attribuisce proprio alla sua fantasia, alla fantasia tipica di tutti gli scrittori che fa credere e immaginare ciò che non esiste. E’ una maledetta fantasia, appunto.
La narrazione è in prima persona, ciò rende le emozioni della stessa protagonista più immediate.
All’inizio il linguaggio utilizzato è estremamente ricercato e ciò non solo nella scelta dei vocaboli ma anche nell’abile uso di metafore e similitudini. In un secondo momento sembra che l’autore opti per uno stile più semplice. Si avverte come uno stacco narrativo tra una prima parte e una seconda parte, come se il libro fosse il frutto della penna di due o più scrittori.
La trama è interessante e ricca di numerosi colpi di scena. Il lettore di certo non si annoia mai.
I personaggi sono tutti molto ben caratterizzati. Lo è Albert, Liam, Litz, Shirley, Luca. Hanno tutti tratti comportamentali ben individuabili.
Giulia la protagonista assoluta appare in tutta la sua umanità. Forte e determinata all’inizio della sua avventura, diventa sempre più vulnerabile una volta sola e lontana da casa, soprattutto lontana da Luca che dice di non amare, ma del quale non può fare a meno.
(Maledetta Fantasia, mi permetto di dire! Nella realtà probabilmente sarebbe più difficile. Un uomo lo ami o lo odi e se non puoi vivere senza lo ami di certo!)
Talvolta si notano dei rallentamenti nella trama per via di passaggi ricchi di eventi e di personaggi che fanno perdere il filo, richiedendo la necessità di tornare indietro per riprendere le fila del discorso. In alcuni casi ho notato dei punti che meritavano qualche chiarimento: ad es come fa Liam ad entrare nell’appartamento per salvare Giulia dalle grinfie di Albert? Forse la porta non era ben chiusa? Nella narrazione si dice che aveva un difetto di chiusura, si apriva da sola? Ed ancora, al locale Ben lascia tutto per riaccompagnare Giulia in hotel e lei lo segue sebbene fosse un perfetto estraneo. Lui lascia il posto di lavoro arbitrariamente, lei lo segue con leggerezza.
Il finale è aperto, ma reale, ed è quello che da lettrice mi sarei aspettata.
Storia complessa e coinvolgente, trama avvincente che si legge velocemente.
Silvia M.


 

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