18 agosto 2017

ORIANA FALLACI: LETTERE A UN BAMBINO MAI NATO

ORIANA FALLACI:

LETTERE A UN BAMBINO MAI NATO

 
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SINOSSI

Il libro è il tragico monologo di una donna che aspetta un figlio guardando alla maternità non come a un dovere ma come a una scelta personale e responsabile. Una donna di cui non si conosce né il nome né il volto né l'età né l'indirizzo: l'unico riferimento che viene dato per immaginarla è che vive nel nostro tempo, sola, indipendente e lavora. Il monologo comincia nell'attimo in cui essa avverte d'essere incinta e si pone l'interrogativo angoscioso: basta volere un figlio per costringerlo alla vita? Piacerà nascere a lui? Nel tentativo di avere una risposta la donna spiega al bambino quali sono le realtà da subire entrando in un mondo dove la sopravvivenza è violenza, la libertà un sogno, l'amore una parola dal significato non chiaro. Con la prefazione di Lucia Annunziata.

 

E TU MI SEI VENUTO ACCANTO, MI HAI DETTO

"NON PIANGERE. NASCERO' UN'ALTRA VOLTA."

SPLENDIDE PAROLE, BARMBINO, MA PAROLE E BASTA.

TUTTI GLI SPERMI E TUTTI GLI OVULI DELLA TERRA UNITI IN TTTE LE COMBINAZIONI NON POTREBBERO MAI CREARE UN NUOVO TE, CIO' CHE ERI E CIO' CHE AVRESTI POTUTO ESSERE.

TU NON RINASCERAI MAI PIU'.

NON TORNERAI MAI PIU.

E CONTINUO A PARLARTI PER PURA DISPERAZIONE.

 

RECENSIONE
 
 
Leggere questo romanzo mi causa sempre un forte dolore al petto e uno più profondo all'anima. Lettere a un bambino mai nato non ha bisogno di parole, recensioni o articoli di giornali. Ha bisogno di essere letto, assorbito, amato e odiato. Le parole che si susseguono sono il capolavoro della maestria di una donna che ha trasmesso ogni emozione su carta regalandoci lacrime, rabbia e sorrisi.
 
 
LA CRUDELTA' DELLA NATURA CONTIENE UNA LOGICA E UNA SAGGEZZA...
HAI SOPERTO CHE PENSARE SIGNIFICA SOFFRIRE, CHE ESSERE INTELLIGENTI SIGNIFICA ESSERE INFELICI... SOLO CHI SI SAZIA  NELLE DOMANDE PER TROVARE RISPOSTE VA AVANTI... PER CONTRADDIRSI DI NUOVO, SMENTIRSI DI NUOVO, REGALARSI DI NUOVO AL DOORE
 
 
Questo romanzo fu pubblicato la prima volta quando in Italia si dibatteva sulla legge che legalizzava l'aborto. Il suo sapore amaro e sconvolgente fu interpretato, da alcuni un atto di "terrorismo antiabortista", il periodo era caldo e reattivo sul tema. In realtà, se letto con attenzione l'autrice non si schiera, ma trasmette le sue emozioni per la maternità che la sorprende, inattesa.
Oriana parla con il suo bambino, scrive per lui, racconta la sua vita e gli/le trasmette le sue emozioni, i pensieri e le paure.
 
 
MOLTE DONNE S CHEDONO: METTERE AL MNDO UN FIGLIO, PERCHE'?
PERCHE' ABBIA FAME, PERCHE' ABBIA FREDDO, PERCHE' VENGA TRADITO ED OFFESO, PERCHE' MUOIA MMAZZATO ALLA GUERRA O DA UNA MALATTIA?
E NEGANO LA SPERANZA CHE LA SUA FAME SIA SAZIATA, CHE IL SUO FREDDO SIA SCALDATO, CHE LA FEDELTA' E IL RISPETTO GLI SIANO AMICI, HE VIV A LUNGO PER TENTAR DI CANCELLARE LE MALATTIE E LA GUERRA.
 
 
Potrei riempire pagine con stralci di questo gioiello, ma preferisco lo leggiate per godere della bellezza della letteratura italiana
A presto Daniela.
 
 



 

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